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Le 10 dimore più paurose d’Italia, le loro storie e leggende

Case infestate: le 10 più antiche in Italia


  1. Castello di Montebello a Poggio Torriana – Rimini
  2. Il fantasma di Palazzo Vecchio – Firenze
  3. Palazzo di Cà Dario – Venezia
  4. Palazzo Carmagnola – Milano
  5. Monastero maledetto dei monaci del diavolo – Salerno
  6. Villa de Vecchi – Lecco
  7. Villa Cerri – Pavia
  8. Palazzo Vallemani – Ancona
  9. Villa Caboto – Palermo
  10. Villa Magnoni – Ferrara
Case infestate

In Italia, come in tantissimi altri Paesi nel mondo, le storie di fantasmi e del paranormale appassionano tanti seguaci. Basti pensare a come alcune celebrazioni, come Halloween, stanno appassionando sempre di più non solo i bambini e le case infestate diventano delle vere e proprie mete la notte del 31 ottobre.

Vere o meno, i racconti horror e i continui avvistamenti di persone o di oggetti fuori dal comune, incuriosiscono tante persone.

La ricchezza culturale italiana, con le sue dimore centenarie e i castelli molto spesso non abitati, fa da sfondo a queste storie che hanno sempre e comunque un fondo di verità.

La maggior parte di esse prendono spunto da fatti tragici o drammatici ed è inevitabile che la storia diventa prima o poi una leggenda se tramandata a voce.

Di seguito scopriremo 10 dimore in Italia tra le più antiche che condividono tutte uno stesso fattore: sono infestate da spiriti, o così pare.


Castello di Montebello a Poggio Torriana – Rimini

1. Castello di Montebello a Poggio Torriana – Rimini

Il castello di Montebello, conosciuto anche come castello di Guidi di Bagno, è un castello medievale situato nel territorio di Rimini su un colle alto 436 metri. La storia di questo castello è millenaria ed è stato sfondo di numerose guerre e segnato anche da numerosi misteri.

La storia di Guendalina e la sua successiva leggenda nascono da fatti di storia realmente accaduti. La bambina figlia di Uguccione, feudatario di Montebello nel 1375, fu la protagonista di una storia molto triste. Infatti, in quell’anno, la bimba scomparve e non venne più ritrovata.

Si dice che il 21 giugno 1375, mentre il padre era in battaglia Azzurrina stava giocando nel castello di Montebello con una palla. A un certo punto la palla sarebbe caduta all'interno della ghiacciaia sotterranea e la bambina si sarebbe introdotta nella ghiacciaia sparendo per sempre.


La leggenda vuole che la bambina sia ancora presente nel castello e che si faccia in concomitanza con il solstizio d'estate.

Il nome Azzurrina pari derivare dal fatto che la bambina, nata albina, avesse i capelli tinti. I capelli albini poco trattengono il colore e da qui il colore caratteristico dei capelli. Si dice che i genitori volessero nascondere la sua particolarità perché all’epoca era sinonimo di malato, strano e addirittura funesto.

Nel 1990 quando la leggenda della presenza della bambina nel castello è di dominio pubblico, un gruppo di tecnici decidono di registrare le frequenze con attrezzature molto sofisticate. Queste registrazioni sembrano riprodurre un pianto di una bambina insieme ad altri rumori e vengono inserite nel tour del castello per permettere ai visitatori di avere un loro parere sulla vicenda.


Il fantasma di Palazzo Vecchio – Firenze

2. Il fantasma di Palazzo Vecchio – Firenze

Baldaccio d'Anghiari nacque intorno al 1400 nei pressi dell’omonima città aretina. Si narra che sia proprio il suo fantasma ad infestare le mura di Palazzo Vecchio, edificio storico di Firenze che risale al XIII secolo. Baldaccio è ricordato, anche dal Machiavelli, come un eroe di guerra ma cadde in disgrazia. Proprio nel Palazzo Vecchio di Firenze, nel 1441 venne attirato con l’inganno e pugnalato a morte.

Da allora si dice che il suo fantasma, furioso, si aggiri per il palazzo in cerca della sua vendetta e in attesa che sia fatta giustizia.

L’ultimo “avvistamento” di Baldaccio d’Anghiari risale all’estate del 2001, quando una coppia di fidanzati scattò una foto al paesaggio notturno e da Palazzo Vecchio si vede una figura maschile. Si narra, inoltre, che la sua presenza venga sentita anche ogni 6 settembre tra le stanze del castello di Sorci che fu la sua stessa residenza.


Palazzo di Cà Dario – Venezia

3. Palazzo di Cà Dario – Venezia

Ca' Dario è un palazzo di Venezia che si affaccia direttamente sul Canal Grande. L'edificio venne commissionato nel 1479 da Giovanni Dario come dote nuziale per la figlia Marietta. La figlia però si suicidò a seguito del tracollo finanziario del marito che morì accoltellato. Anche il loro figlio Giacomo morì tragicamente e da allora, l'edificio è diventato famoso per la sua presunta maledizione: secondo la leggenda, infatti, i suoi proprietari sarebbero destinati ad avere grossi problemi finanziari o a morire di morte violenta.

Si sono susseguite tantissime storie di vari proprietari con un triste epilogo fino agli anni ’70 quando il manager del complesso The Who lo acquistò. Poco dopo l’acquisto, Kit Lambert ebbe un tracollo finanziario a causa dell’uso di stupefacenti e un arresto per detenzione di droga. Una volta aveva dichiarato che proprio i fantasmi del palazzo lo perseguitavano. Successivamente il Palazzo fu venduto ad un uomo d'affari veneziano, Fabrizio Ferrari. Qui Ferrari si trasferì con la sorella Nicoletta, la quale però morì in uno strano incidente stradale senza testimoni. Dopo altri eventi violenti e disastrosi, nel 2006 la proprietà passò a una società americana è attualmente in fase di restauro.


Palazzo Carmagnola – Milano

4. Palazzo Carmagnola – Milano

Palazzo Carmagnola è un palazzo quattrocentesco di Milano che nel 1947 il palazzo viene adattato da per ospitare la sede del Piccolo Teatro di Milano, fondato da Paolo Grassi e Giorgio Strehler. Ai piani superiori sono collocati alcuni uffici comunali.

Si dice che il fantasma del Conte di Carmagnola, da cui il palazzo prende il nome, si aggiri fra le stanze del palazzo.

Ma nel Palazzo si aggirerebbe un altro fantasma, quello della famosa Dama con l’ermellino che è stata dipinta da Leonardo da Vinci. Il nome della donna è Cecilia Gallerani e la sua apparizione avverrebbe la notte del 2 novembre alla finestra, mentre attende il suo amante.


Monastero maledetto dei monaci del diavolo – Salerno

5. Monastero maledetto dei monaci del diavolo – Salerno

Questo monastero si trova in provincia di Salerno, a Sicignano degli Alburni, e dal 1973 è disabitato e in stato fatiscente. L’edificio fu costruito fra il 1572 e il 1578. Dopo l’arrivo di un povero viandante, iniziarono a sparire molte persone, compresi i frati.

Nel 1720 i frati lo accolsero e in cambio di vitto e alloggio, egli si offrì come tuttofare. Dopo poco prese i voti ma, nonostante ciò, non riuscì a rispettare il voto di castità e si innamorò di una giovane contadina.

Una notte, la coppia fu scoperta e fu condotta dinanzi all’abate. L’uomo fu imprigionato e la contadina fu torturata come strega fino alla morte.


Quando l’uomo fu liberato dalla prigionia, ritornò a lavorare presso il convento ma assetato di vendetta. Così iniziò ad uccidere tutte le persone coinvolte nella morte della giovane amante.

Le vicende del Monastero giunsero fino a Napoli alla corte di Re Carlo di Borbone che inviò degli uomini per controllare. Avendo avuto le prove delle atrocità commesse, il monaco fu giustiziato e da allora si narra che il suo fantasma giri per l’edificio in cerca di vendetta.

Il Monastero da quando è stato abbandonato è meta di molti Ghost Hunter e appassionati di storie dell’horror.


Villa de Vecchi – Lecco

6. Villa de Vecchi – Lecco

Villa De Vecchi di Bindo, in provincia di Lecco, è considerata uno dei luoghi abbandonati più infestati al mondo da chi crede nelle storie di fantasmi.

Villa De Vecchi, conosciuta anche con il nome di “Casa Rossa”, venne realizzata a metà dell’800 dal conte Felice De Vecchi. Un giorno il Conte tornò a casa e trovò la moglie assassinata e la figlia sparita nel nulla. Per la disperazione, abbandonò la tenuta e da allora la villa è considerato un luogo maledetto. C’è chi giura di aver sentito una voce di nonna e un pianoforte suonare. Ma la sua fama come luogo maledetto fu rafforzata dalla setta satanica di Aleister Crowley che la volle utilizzare come luogo per le sue sedute.

Comune, Provincia e Sovrintendenza hanno provato più volte a recuperare la Villa come anche il Fai ma senza riuscirci.


Villa Cerri – Pavia

Photo credit: Notizie.it


7. Villa Cerri – Pavia

La leggenda della Villa Cerri ruota intorno alla storia di un marito impazzito di gelosia per la moglie trovata con l’amante. Questa storia ha portato ad un brutale omicidio-suicidio.

Verso la fine dell’estate del 1912, il proprietario di questa tenuta scoprì la moglie sposata da poco con il giovane stalliere. Il marito uccise la coppia con un fucile e poi si suicidò con la stessa arma. Da oltre 30 anni l’edificio risulta abbandonato ma meta continua di curiosi, appassionati e seguaci di strane sette.

Molte persone giurano di aver visto dei bagliori provenire dalle finestre nel giorno dell’anniversario e tutti i proprietari che hanno vissuto nella villa dopo i fatti del 1912, sono scappati perché convinti che la villa fosse infestata.


Palazzo Vallemani – Ancona

8. Palazzo Vallemani – Ancona

Palazzo Vallemani è situato su una collina in provincia di Ancona ed è al centro di molte storie folkloristiche della zona. L’edificio fu costruito intorno al 1930 secondo le volontà del Conte Vallemani, un ricco nobile romano che qui voleva trascorrere le sue estati.

Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, la villa diventò il luogo in cui partivano molte vie di fuga inaccessibili per i nemici e proprio in questo periodo nasce la sua leggenda. Durante la Seconda guerra mondiale una sera il Conte Vallemani stava cenando con amici quando i guerriglieri nazisti iniziarono ad assaltare la villa. La leggenda racconta che morirono circa 20 persone ma il Conte, prima di morire, lanciò una maledizione sugli intrusi e giurò di proteggere la villa per l’eternità. I primi eventi strani iniziarono negli anni ’70. Proprio in questo periodo una coppia di neosposi, dopo i festeggiamenti, decise di andare a fare un filmino ricordo sulla villa. Quando dopo diverso tempo controllarono le riprese del video, sentirono in sottofondo il suono di un violino. Da quel giorno la villa fu presa d’assalto da molti curiosi.


Un’altra vicenda da brividi invece avvenne verso la metà degli anni ’80 quando una ragazza andò a fare una scampagnata vicino la casa. La ragazza entrò nella chiesetta della Villa dove vide una foto di due sposi; decise di portare la foto a casa ma quella notte sognò la donna della foto che la incitava a riportare la fotografia al suo posto. La madre della ragazza, preoccupata per i gemiti della figlia, andò a controllare nella sua camera e vide per 10 secondi una donna vestita di bianco che stava sussurrando all’orecchio della figlia. La foto fu subito riportata nella chiesa e tutto tornò alla normalità.


Villa Caboto – Palermo

Photo Credit: archivio.blogsicilia.it


9. Villa Caboto – Palermo

In Sicilia, a Mondello, sorge Villa Caboto. La casa fu costruita negli anni ’40 e fu abitata da diverse famiglie ma fu abbandonata definitivamente negli anni ’80. La villa è conosciuta come la casa dei fantasmi a causa dei fenomeni che ne hanno rafforzato la sua leggenda: rumori spaventosi, lamenti, rubinetti che si aprono da soli, luci che si accendono e si spengono da sole.

Molte persone dicono di aver visto un’anziana signora sorridere fuori la porta della villa, invitando i passanti ad entrare e inoltre si narra che le famiglie che hanno vissuto in questa casa abbiano subito delle tragiche sorti.

Tra le tante storie, si narra che il fantasma di Villa Caboto apparterebbe ad una fanciulla uccisa dal padre poiché innamorata della persona sbagliata. Pare che il fantasma della fanciulla aspetti ancora oggi il suo amato


Villa Magnoni – Ferrara

Photo credit: Rapallo80


10. Villa Magnoni – Ferrara

Villa Magnoni, si trova in un paesino in provincia di Ferrara ed è un complesso abbandonato da tempo.

La storia parla di una maledizione di una strega che avvolge l’edificio. A metà degli anni ’80, quattro ragazzi decidono di entrare nell’edificio attratti dalle storie sulla casa. Al piano di sopra trovano un largo buco sul pavimento rischiando di cadere giù. All’improvviso sentono delle urla di un bambino, ma i ragazzi non trovano nessuno. Decidono di rimanere nella casa e ad un certo e all’improvviso vedono una signora anziana affacciata alla finestra che urla loro di andarsene via. Nello scappare via, i ragazzi hanno un incidente con la loro auto e tre di loro restano uccisi. Il sopravvissuto racconta tutto alle autorità e di conseguenza le finestre vengono murate tranne una sola, quella da cui si sarebbe affacciata la misteriosa signora.

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